Clima 2017 un déjà vu
Ogni anno la stessa storia, anno record,.. è anche questo appena concluso non fa eccezione. Il 2017 ha presentato il conto e a livello climatico è parecchio salato!
I dati rilevati dalla NASA, posizionano l’anno appena trascorso come il secondo anno più caldo di sempre, preceduto solo dal 2016.
Bisogna però ricordare che nel 2016 abbiamo avuto l’effetto di El Niño (fenomeno climatico periodico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e America Latina nei mesi di dicembre e gennaio). Questo, c’è stato nel 2016 ma non nel 2017.
Facendo un confronto, con la totale assenza di El Niño e il basso livello di attività solare, il 2017 è risultato simile al 1972 come condizioni di partenza, ma con un risultato diverso, una differenza di ben +0,9°C.
Il grafico qui esposto, ci chiarisce di più questo aspetto di crescita continua. Infatti a prescindere dal tipo di anno: caratterizzato cioè dagli effetti de La Niña, o di El Niño, oppure da nessuno dei due; dal 1964 al 2017, le temperature globali medie sulla superficie sono aumentate di +0,17/0,18 °C a decennio.
Uno Studio del 2014 afferma che: l’assorbimento di calore da parte dei nostri mari non è affatto permanente e si stima che venga assorbito circa il 90% del calore.
La ricerca suggerisce che questo “credito” verrà man a mano restituito e il calore si accumulerà rapidamente nell’atmosfera. Pertanto le temperature globali saranno destinate a salire rapidamente.
2017 la negazione sui cambiamenti climatici
Lo sapete, non parliamo di politica, ma su temi del genere non si può rimanere in silenzio. La ricerca del 2014 doveva far scattare un bel “campanello di allarme”, infatti le temperature, a distanza di pochi anni sono infatti aumentate anche piuttosto rapidamente.
Parlando proprio di negazione del clima, il 362° giorno dell’anno più caldo. Il presidente degli Stati Uniti ha pubblicato questo tweet:
In the East, it could be the COLDEST New Year’s Eve on record. Perhaps we could use a little bit of that good old Global Warming that our Country, but not other countries, was going to pay TRILLIONS OF DOLLARS to protect against. Bundle up!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 29 dicembre 2017
E mi trovo d’accordo con l’affermazione fatta dalla scienziata del clima, Sarah Myhre che ha giustamente descritto il tweet come “Fenomenalmente stupido”, per diverse ovvie ragioni.
2017, le conseguenze dei cambiamenti climatici
Rimanendo sempre oltreoceano possiamo notare che in questo anno, l’America è stata colpita da eventi meteorologici estremi alimentati dai cambiamenti climatici.
Una ricerca ha dimostrato che il riscaldamento globale ha aumentato le precipitazioni record dell’uragano Harvey (e le inondazioni associate) di circa il 38%.