Monte Bianco: rischio crollo del ghiacciaio Planpincieux

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La regione Autonoma della Valle d’Aosta ha segnalato un elevato rischio rispetto al ghiacciaio Planpincieux, nella Val Ferret

E’ stata emessa un’ordinanza da ieri che impone il divieto d’accesso pedonale e con mezzi a motore nelle aree indicate come zona 1 e zona 2 della planimetria allegata;

la chiusura della strada comunale per la Val Ferret e della strada interpoderale per Rochefort; l’evacuazione degli immobili individuati in planimetria nelle zone 1 e 2.

Il Comune fa sapere che in deroga a tale divieto, è consentito il transito sulla strada comunale alle seguenti condizioni:

  • tramite veicolo a motore; 
  • (nelle zone sicure a monte della chiusura della strada) ai proprietari di immobili, titolari di attività, residenti, imprese impegnate in lavori, funzionari pubblici e incaricati di pubblico servizio, altri soggetti autorizzati dal Sindaco;
  • transito con monitoraggio in tempo reale del mantenimento di ragionevoli condizioni di sicurezza;
  • durante le seguenti fasce orarie controllate: dalle 7h30 alle 9h00; dalle 12h00 alle 13h30; dalle 17h30 alle 19h30.

Durante la notte è consentito il transito dei soli veicoli di soccorso, preventivamente autorizzati dal Sindaco.

“A seguito delle segnalazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fondazione Montagna Sicura – evidenzia il Sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi– si è rilevato un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell’ultimo periodo.

In base agli scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure poiché lo scenario di eventuale caduta della porzione di ghiacciaio interessa questa volta il fondo valle antropizzato, in particolare la strada comunale di accesso alla località Planpincieux (che non rientra negli scenari). 

L’incolumità pubblica è prioritaria per l’Amministrazione comunale. Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile.

Nella fattispecie si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature.

Il lavoro di monitoraggio è costante, grazie alla collaborazione con le Strutture regionali e con la Fondazione Montagna Sicura, ed è volto a garantire l’adozione di misure di sicurezza per l’incolumità pubblica e a valutare le prossime azioni e possibili scenari collegati”. 

L’analisi dei dati di movimento correlati ad altre osservazioni della massa glaciale del Planpincieux hanno evidenziato, da quanto riportato dalle Strutture regionali e da Fondazione Montagna Sicura, un potenziale pericolo di crollo, senza tuttavia poterne prevedere da un punto di vista temporale l’esatto momento, di un volume stimabile in massimi 250.000 m3.

Si sottolinea che in questa situazione non si ha a disposizione un vero sistema di monitoraggio tale da consentire l’attivazione di preallarmi o allarmi al superamento di soglie definite.

Il ghiacciaio è oggetto di studi sperimentali fin dal 2013 da parte della Fondazione Montagna sicura in collaborazione con il Geohazard Monitoring Group del CNR-IRPI di Torino, centro di competenza nazionale, allo scopo di studiare i crolli di ghiaccio che avvengono con frequenza dalla fronte glaciale.

Dagli ultimi rilevamenti è apparso evidente un aumento di velocità di tutta la porzione inferiore del ghiacciaio che a cavallo tra fine agosto e settembre ha registrato una velocità media di picco tra i 50 e 60 cm al giorno.

Autore del Post

Redazione RMA

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