Situazione Idrometrica Critica per il fiume Po

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Non è delle migliori la situazione del fiume Po che da inizio anno ha visto poche precipitazioni, e temperature anomale con valori superiori alla media tipica del periodo.

Analizzando il solo mese di gennaio, vediamo che sono venuti a mancare circa 3/4 delle precipitazioni.

Questo ha portato ad un peggioramento delle portate idrologiche dei corsi d’acqua, con livelli idrometrici del fiume che risultano inferiori alla media stagionale.

  • Piacenza: 0.22 metri;
  • Cremona: -6.05 metri;
  • Boretto: -1.85 metri;
  • Borgoforte -0.92 metri;
  • Pontelagoscuro: -4.65 metri

Dati forniti da Autorità Distrettuale del Fiume Po 18/02/2020 => Vedi Documento

Foto del 18 Febbraio 2020 del Fiume Po del fotografo naturalista Paolo Panni nel territorio del Comune di Polesine Zibello (PR)
Foto del 18 Febbraio 2020 del Fiume Po del fotografo naturalista Paolo Panni nel territorio del Comune di Polesine Zibello (PR)

Una situazione abbastanza critica, tanto da convocare da parte dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po, per il prossimo 6 Marzo 2020, la prima riunione dell’Osservatorio sulle crisi idriche per ottimizzare la gestione delle risorse e predisporre le azioni necessarie per affrontare la situazione.

Situazione di siccità non solo per il Po, ma anche per i grandi laghi come: il lago di Como, d’Iseo e d’Idro che hanno percentuali di riempimento inferiori al 30%, con valori sottomedia in questo mese.

Situazione migliore per il Lago Maggiore e il Garda che hanno percentuali di riempimento superiori all’80%.

La Coldiretti, sottolinea una situazione critica per l’agricoltura: “l’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali”

Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.