Indice del Clima 2025: Bari la migliore, ma trend non positivo

Il nuovo report del Sole 24 Ore, evidenzia un aumento significativo degli eventi climatici estremi in Italia tra il 2010 e il 2024.
L’analisi, che riguarda 112 città capoluogo, conferma un trend preoccupante: il cambiamento climatico sta rendendo sempre più frequenti fenomeni meteo intensi e anomali.

🌡️ Caldo Estremo in Aumento

Negli ultimi 15 anni, la temperatura media giornaliera è cresciuta di circa 2,4°C, con effetti più marcati al Nord Italia.
Le ondate di calore sono quasi raddoppiate: nel 2024 il Nord ha registrato 17 ondate di calore, rispetto alle 9 del 2010, per un totale di oltre 52 giorni consecutivi di caldo anomalo.

Sono in forte crescita anche le notti tropicali — quelle con temperature notturne sopra i 20°C — che oggi superano le 80 notti annue al Nord, +36 rispetto a 15 anni fa.

🌬️ Aria Stagnante e Peggioramento della Qualità dell’Aria

La frequenza di periodi anticiclonici prolungati ha causato una riduzione della ventilazione naturale: in media si registrano oltre 70 giorni l’anno di aria stagnante nei capoluoghi italiani, con picchi di 92 giorni al Nord.
Questo fenomeno favorisce l’accumulo di inquinanti atmosferici, aumentando i rischi per la salute delle persone, soprattutto nelle aree urbane.

🌧️ Piogge Estreme e Lunghi Periodi di Siccità

Le piogge sono diventate meno frequenti ma molto più intense, incrementando il rischio di alluvioni, frane e smottamenti.
Contemporaneamente, si stanno allungando i periodi di siccità prolungata, che mettono a rischio le risorse idriche, l’agricoltura e la biodiversità.

🏙️ Classifica delle Città più Resilienti (e meno)

Secondo l’Indice del Clima 2025:

  • Bari mantiene la prima posizione, grazie a condizioni climatiche più stabili e vivibili.
  • Caserta, Terni e Asti, invece, si collocano nelle ultime posizioni, evidenziando criticità ambientali sempre più accentuate.

🔗 Consulta l’indice completo su Il Sole 24 Ore

🌪️ Tornado e Trombe d’Aria: un Trend in Aumento

A livello nazionale, anche il progetto di Archiviazione dei Tornado in Italia (www.tornadoinitalia.it) — realizzato da Meteo POP – RMA APS dal 2014 e tuttora attivo — conferma un aumento della frequenza dei fenomeni vorticosi.

In Italia, questi eventi sono comunemente chiamati trombe d’aria.
L’analisi dei dati mostra come il cambiamento climatico stia intensificando la formazione di tornado, favoriti da condizioni atmosferiche più instabili e contrasti termici più marcati, soprattutto nelle aree pianeggianti, costiere e nelle grandi pianure.

🔗 Consulta il report Tornado in Italia 2014-2024