Dopo la Toscana, anche la Sicilia corre ai ripari contro le ondate di calore estreme. È stata firmata oggi una nuova ordinanza regionale dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che impone lo stop temporaneo alle attività lavorative in alcuni settori produttivi durante le ore più calde della giornata. Il provvedimento sarà in vigore fino al 31 agosto 2025.
🔥 Lavori all’aperto sospesi con rischio caldo elevato
L’ordinanza riguarda le aziende agricole, florovivaistiche, edili (e affini) e le cave, imponendo l’interruzione delle attività dalle 12:30 alle 16:00 nelle aree e nei giorni in cui il livello di rischio risulterà “alto”. Il rischio viene rilevato attraverso la mappa interattiva “Lavoratore al sole e attività fisica intensa”, disponibile sul portale ufficiale del progetto Worklimate 2.0 dell’Inail:
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🛡️ Un provvedimento a tutela della salute dei lavoratori
«Abbiamo voluto riproporre anche quest’anno l’ordinanza – spiega il presidente Schifani – perché non possiamo restare indifferenti davanti ai rischi estremi causati dal caldo, soprattutto per chi lavora all’aperto e senza protezioni. Questo provvedimento è un atto di civiltà e rispetto nei confronti dei lavoratori».
La misura si basa su dati scientifici e richiede la massima collaborazione da parte di imprese e datori di lavoro. L’obiettivo è chiaro: evitare tragedie annunciate, prevenendo colpi di calore, disidratazione e altri gravi effetti sulla salute dovuti all’esposizione prolungata a temperature elevate.
🚨 Eccezioni per interventi di pubblica utilità
L’ordinanza non si applica ai servizi essenziali, come quelli di pubblica utilità, protezione civile o salvaguardia dell’incolumità pubblica. Tuttavia, anche in questi casi, i datori di lavoro sono tenuti a organizzare interventi con misure specifiche per garantire la sicurezza del personale.
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