Onigo di Piave, 22 maggio 2025: nessuna tromba d’aria, ma un Downburst. L’analisi

Nel pomeriggio del 22 maggio 2025, un violento fenomeno atmosferico ha colpito la zona di Onigo di Piave, in provincia di Treviso, provocando ingenti danni a vegetazione, tetti e strutture leggere.

Diverse segnalazioni, accompagnate da video e fotografie circolati sui social, hanno inizialmente fatto pensare all’ennesima tromba d’aria (tornado) abbattutasi sul territorio italiano. Tuttavia, dopo un’attenta analisi da parte del nostro team di Meteo POP, possiamo affermare con certezza che non si è trattato di un tornado, bensì di un downburst.

Cos’è un downburst e perché viene spesso confuso con un tornado

Il downburst è un fenomeno distruttivo causato da forti correnti discendenti generate all’interno di un temporale. Quando queste correnti raggiungono il suolo, si espandono orizzontalmente in tutte le direzioni, producendo raffiche di vento molto violente che possono raggiungere e superare i 100 km/h, provocando danni simili a quelli di un tornado.

La somiglianza nei danni porta spesso a una confusione tra i due fenomeni, ma vi sono differenze fondamentali:

  • Nel tornado, i danni seguono una traiettoria stretta e definita, con segni evidenti di risucchio e rotazione, in genere disposti in modo caotico e a spirale.
  • Nel downburst, al contrario, i danni si distribuiscono su un’area più ampia, con una direzionalità lineare e coerente, a ventaglio, dall’epicentro verso l’esterno.

L’analisi condotta da Meteo POP

Noi di Meteo POP, nell’ambito del nostro progetto di studio e catalogazione dei fenomeni vorticosi in Italia, abbiamo raccolto e analizzato materiale fotografico, video e testimonianze dirette per determinare la natura esatta dell’evento di Onigo di Piave.

Dall’analisi emerge in modo evidente che:

  • La zona colpita è molto ampia, il che contrasta con la tipica “striscia” di danno lasciata da un tornado.
  • La direzione dei danni – con alberi e altri oggetti abbattuti prevalentemente verso Nord-Nord-Ovest (NNO) – è uniforme e coerente con il comportamento di un downburst.
  • Non sono stati osservati segni di rotazione o risucchio, né elementi visivi che possano supportare la presenza di un vortice tornadico al suolo.

L’evento non sarà incluso nell’archivio dei tornado italiani

Alla luce di quanto emerso, confermiamo ufficialmente che l’evento di Onigo di Piave del 22 maggio 2025 non verrà incluso nel nostro archivio nazionale dei tornado in Italia, disponibile su www.tornadoinitalia.it.

Il nostro progetto, attivo da anni, si occupa della catalogazione scientifica dei tornado realmente verificatisi sul territorio italiano, con lo scopo di monitorare la frequenza, l’intensità e l’evoluzione dei fenomeni vorticosi in un contesto di cambiamento climatico sempre più evidente.

Attribuire correttamente la classificazione di un evento come questo è fondamentale non solo per l’accuratezza scientifica, ma anche per migliorare la comunicazione del rischio, la percezione pubblica e le strategie di prevenzione a livello locale e nazionale.

L’evento meteorologico che ha colpito Onigo di Piave è stato senza dubbio intenso e impressionante, ma non si è trattato di una tromba d’aria. La corretta classificazione come downburst permette di comprenderne meglio la dinamica e di ridurre il rischio di disinformazione.

Meteo POP continuerà a monitorare e studiare con rigore scientifico questi eventi, per contribuire alla costruzione di una cultura meteorologica solida e basata su dati verificabili.

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