La peggior crisi da 70 anni ad oggi..
E’ quanto ha riassunto in poche righe l’Autorità di Bacino distrettuale del principale fiume italiano.
La grande assenza di perturbazioni organizzate al settentrione continua ad incrementare la siccità, ormai presente da due stagioni.
La situazione che versa il Po è eccezionalmente grave, ed è notizia di questi giorni che la Centrale Termoelettrica di Ostiglia ha fermato 3 gruppi di produzione per scarsità d’acqua di raffreddamento.

Gli indicatori idro-meteo-climatici sono tutti in negativo, a fronte di un fabbisogno per gli usi civili, irrigui e ambientali più alto nella stagione in corso.

Le temperature sono sopra la media del periodo almeno di 4°C, mentre il livello del grande fiume italiano è circa di 3 metri sotto il livello standar.
A Pontelagoscuro la portata è di 307 m3/s, ma nell’arco di una settimana si ridurrà rapidamente.
Situazione di gravità estrema tale che in alcuni punti del Po, si può attraversarlo con molta facilità.

Visto lo scenario molto critico è stato deciso lo stop della erogazione dell’acqua potabile in 125 comuni della Valle del Po.
La richiesta è stata avanzata dalle aziende aderenti ad Utilitalia, l’associazione che riunisce i gestori degli acquedotti.
A rischio razionamenti o addirittura sospensione un centinaio di comuni piemontesi e almeno 25 della Provincia di Bergamo.
Tra Rovigo e Ferrara sono già disponibili e attive pompe d’acqua mobili di emergenza, per pescare in profondità il bene prezioso.
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