Ad inizio Gennaio, avevamo descritto come era in corso un episodio di StratWarming iniziato a fine Dicembre, ovvero un riscaldamento anomalo del Vortice Polare Stratosferico.
Lo StratWarming è avvenuto come da manuale: disturbo in troposfera, condizionamento in stratosfera e successiva onda di ritorno verso il basso.
Nel mese di febbraio questi effetti vedranno ancora un condizionamento, con il vortice polare (VP), che potrà rimanere ancora disturbato, con nuove discese di aria fredda che affluiranno sui settori Scandinavi e dell’Est Europa.

Infatti come si evince dall’immagine proposta dal modello GFS, nei prossimi giorni assisteremo quasi ad uno “split”, con i due lobi: quello artico canadese che andrà ad interessare il Nord America e quello siberiano che tenderà ad allungarsi verso l’Europa settentrionale.
Sui nostri settori, non ci attendiamo assolutamente al momento irruzioni gelide! Tuttavia come si prospetta la tendenza, vediamo probabile una irruzione di aria fredda di origine continentale sulla nostra penisola, dopo la prima decade di Febbraio.
Questa configurazione potrebbe essere favorita da una possibile formazione di un blocco, con conseguente “chiusura della porta atlantica”.
Impensabile al momento fare previsioni a scala locale, pertanto vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti
Alleghiamo inoltre una interessante analisi condotta dal Consorzio Lamma, che riassume le conseguenze dello StratWarming alle nostre Latitudini.
l’anomalia di geopotenziale alla 500 hPa di questa prima parte di gennaio che evidenzia il forte disturbo del vortice polare (aree in arancio/rosso nella figura sotto a sinistra) e le conseguenze sull’Europa, e in genere sulle medie latitudini, dove il geopotenziale risulta ben più basso della norma (aree in blu nell’immagine a sinistra, evidenziata dallo zoom sull’Europa presentato a destra).

Anche da un punto di vista termico si notano le tre aree di impatto principale: le prime due aree, in blu, evidenziano la forte anomalia negativa (Russia e Scandinavia) mentre il Canada nord orientale e la Groenlandia mostrano una marcata anomalia positiva.

Si noti la forte anomalia negativa su Siberia e Scandinavia, e, di contro, il riscaldamento su Groenlandia e Canada
Questa anomalie sono perfettamente in accordo con la letteratura e in particolare con quanto evidenziato da Baldwin e Dunkerton.
Nelle due immagini di seguito vengono mostrate le similitudini tra i primi 20 giorni di gennaio successivi all’evento di SSW e la climatologia dei 60 giorni che seguono un evento di SSW.
Nella prima, relativa alle temperature, l’immagine della climatologia ci mostra come solitamente si abbia un innalzamento delle temperature sul Canada e una zona invece di temperature fortemente sotto media sulla Siberia e sulla Scandinava. Andamento confermato da quello osservato questo gennaio (prima immagine a destra).
Anche la climatologia delle precipitazioni mostra come dopo un evento di SSW si abbia un aumento delle precipitazioni sulle zone del’Europa Occidentale, e su Grecia e Turchia; andamento ricalcato dalle osservazioni di questo gennaio 2021.

