Aurora polare, dubbi, insulti ed Umiltà.

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In questi giorni noi di RMA abbiamo cercato con umiltà che sempre ci contraddistingue di chiarire, in modo semplice l’evento che il 5 Novembre scorso ha colorato di rosso i cieli italiani.

Ove possibile abbiamo contattato e contatto e delicatezza abbiamo aiutato siti grandi e piccoli a capire che non si trattava di aurora polare ma di SAR fenomeno di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.

Da meteoappassionati, sotto un nostro commento ad alcune fotografie dalla Puglia che ritraevano un SAR (che era erroneamente definito aurora) e che abbiamo tentato di far comprendere cosa fosse un SAR l’evento visto in Italia (e degli STEVE in UK) abbiamo avuto una polemica, non voluta che ci ha visti purtroppo nostro malgrado protagonisti.

Cos’é accaduto? Un personaggio pubblico, che rispettiamo e stimiamo, ci ha corretti, affermando che l’aurora polare era stata fotografata dall’Italia precisamente dalle Alpi, mentre la stessa aurora si trovava al Polo (per la precisione era stata fotografata la parte sommitale dell’aurora al Polo dalle Alpi Italiane.

Abbiamo espresso dubbi in merito a tale affermazione, riservandoci di fare alcuni calcoli poiché ci risultava assai improbabile che dalle Alpi si potesse fotografare l’aurora (fosse anche la sua parte sommitale) dalle Alpi.

Potevano concludere così,.. per noi lo ribadiamo, avremmo svolto calcoli per nostro dubbio non per mettere in discussione le parole di uno stimato professionista che stimiamo!

Purtroppo nostro malgrado forse siamo stati fraintesi, e prima derisi (le parole esatte del professionista sono state:

Bravo (rivolte al nostro co-Amministratore), poi se ti viene come risultato che non si può vedere quell’aurora hai 2 possibilità. 1 rifare i conti da capo 2 scrivere a tutti i massimi esperti che sostengono il contrario dicendo non ci capite un tubo, io ho fatto i calcoli giusti auguri“.

Abbiamo obiettato che se ci fossimo sbagliati ci saremmo corretti.

É finita lì? No, purtroppo, il professionista ci ha pesantemente insultato dandoci degli sbruffoni mitomani. E ci ha tolto l’amicizia bloccandoci.

Sorvoleremo sugli insulti, per stima umana e professionale, ma ci saremmo aspettati lo stesso rispetto e stima (almeno sul piano umano), se proprio pur professando spesso umiltà evidentemente qualcuno si ritiene su un altissimo piedistallo…

E qui poniamo di nuovo i nostri dubbi, con le nostre conclusioni con vera umiltà:

Dubbio 1 – Si é verificata o no sull’Italia una aurora polare? (Conclusione NO)

Per misurare intensità di una tempesta geomagnetica esistono molti indici i più importanti sono due, l’indice KP misura il disturbo magnetico alle alte latitudini, e il suo valore è collegato principalmente all’attività proprio delle aurore.

Più intenso il flusso di particelle solari come nel caso di CME più l’indice sale, e in risposta le aurore si spingeranno più a sud. In casi estremamente gravi ed eccezionali, con KP 8 oppure 9 le aurore possono spingersi fino alle latitudini italiane.

Per generare una simile situazione servono tuttavia tempeste veramente epocali. Il secondo indice DST misura il disturbo magnetico alle medie latitudini ed è direttamente collegato allo status della magnetosfera. Anche in questo caso valori più estremi negativi per il DST corrispondono a tempeste più gravi.

Domenica scorsa queste condizioni non c’erano l’indice Kp era a quota 7 ovvero tempesta geomagnetica di classe G3 totalmente insufficiente.

L’indice DST invece racconta una storia diversa ovvero SAR di cui abbiamo parlato quindi non c’è stata nessuna Aurora sull’Italia.

Premessa: Alcune fotografie mostrerebbero SAR l’Aurora polare la sua sommità estrema ripresa con obiettivi grandangolari 14 mm di focale 2.8 di apertura scattate dalle Alpi italiane verso nord e riprendendo appunto la parte sommitale dell’aurora polare che si trovava al Polo Nord

Dubbio 2 – È possibile riprendere l’aurora polare al Polo Nord dall’Italia ?

Conclusioni – Abbiamo chiesto aiuto alla matematica abbiamo fatto i conti a mano ed in seguito abbiamo istruito anche l’intelligenza artificiale che è arrivata ai nostri stessi risultati:

Da 2500/3000 metri di altezza sulle Alpi italiane con un obiettivo 14mm grandangolare la possibilità di riprendere l’aurora polare che si trova al Polo Nord sono praticamente nulle data la distanza e gli altri parametri in gioco.

Ci siamo spinti oltre con i calcoli per comprendere meglio, per fotografare un oggetto che si trova a 100km di altezza sulla verticale del Polo Nord da 4950km di distanza (la distanza dall’Italia al Polo Nord ) a che altezza si dovrebbe trovare L’Osservatore?

Quindi L’Osservatore dovrebbe trovarsi ad un’altezza di circa 1920.42 km dal livello del mare per vedere un oggetto alto 100 km sulla terra a 4950 km di distanza.

Se l’oggetto che vorremmo fotografare con un obiettivo 14 mm si trovasse sopra il polo nord a 800 km di altezza dovremmo trovarci a 498,32 km sopra il livello del mare.

La risposta dell’intelligenza artificiale in percentuale se avessimo condizioni meteo favorevoli alla domanda è possibile dalle Alpi italiane fotografare l’Aurora che si trova al Polo Nord con un obiettivo 14 mm l’intelligenza artificiale ci ha risposto impossibile al 99.99%.

Rinnovando la stima per il professionista, e fregandocene degli insulti, lo invitiamo a rifare i calcoli che abbiamo fatto e fatto correggere dall’intelligenza artificiale e a dirci eventualmente dove stiamo o abbiamo sbagliato i calcoli stessi così da toglierci il dubbio.

Siamo professionali e questo ci impone umiltà, quindi siamo qui aperti ad un confronto leale su numeri indici e varie. Gli sbruffoni mitomani mandano un saluto.

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Autore del Post

Franco Menenti