La Gravità per sentire in anticipo un Terremoto

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Uno studio pubblicato sulla rivista scentifica Nature Communications, dimostra che sismi molto intensi modificano il campo gravitazionale della Terra e queste alterazioni possono essere percepite dagli strumenti con alcune decine di secondi di anticipo.

Una scoperta molto importante. La variazione del campo gravitazionale infatti viaggia più velocemente delle onde sismiche. Verrebbe dunque registrata prima rispetto all’oscillazione dei sismometri, dando alcune decine di secondi di tempo in più ai sistemi di early warning. Queste reti di allerta rapida danno il tempo di inviare sms alla popolazione, fermare treni o bloccare condutture del gas. Attualmente sono installati in Giappone, Messico, California, Cina, Turchia e Taiwan.
In Italia, no ma esiste un prototipo sperimentale in Irpinia, che può arrivare a un anticipo di 8-10 secondi rispetto alla scossa. Riuscendo ad implementare le variazioni di gravità, regalerebbe tempo prezioso a questi allarmi.

Quindi con questa scoperta si possono prevedere i terremoti ? No… Ma andiamo con ordine. Il Campo Gravitazionale Terrestre viene modificato dai sismi violenti, tali alterazioni possono essere registrate da alcuni strumenti con alcune decine di secondi di anticipo, rispetto ai sismometri. Nel 2011 uno di questi strumenti un gravitometro superconduttore, che si trovava a Kamioka (500 km dall’epicentro del sisma) ha registrato ha registrato per la prima volta la variazione del campo gravitazionale registrata dalla “rottura” della terra. La scoperta, pubblicata su Nature Communications, ha importanti implicazioni, infatti la variazione del campo gravitazionale “viaggia” più velocemente delle onde sismiche, dunque verrebbe registrata dal gravitometro prima, rispetto alle oscillazioni dei sismometri. Le variazioni del campo gravitazionale, molto più difficili da registrare, e il loro studio in correlazione ai fenomeni geologici nasce dal matrimonio tra esperti di onde gravitazionali e geologi. Il problema spiega Matteo Barsuglia, fisico del Cnrs francese ed esperto di onde gravitazionali, che i segnali del campo gravitazionale sono assai più difficili da registrare rispetto alle onde sismiche. Servono degli strumenti molto, ma molto sensibili A limitarci è soprattutto il rumore sismico naturale che stabilmente pervade la Terra, e che noi facciamo fatica a escludere quando cerchiamo variazioni di gravità legate a un eventuale terremoto in corso.
L’obiettivo non è impossibile, sulla carta. Abbiamo delle idee, ci servirebbe uno strumento isolato dal rumore sismico e capace di misurare la variazione del campo gravitazionale in due punti diversi. Di questi strumenti andrebbe poi riempita la Terra, per racchiuderla in una rete il più ricca possibile di segnali.

Non è ancora passato un anno da quando a Cascina(PI) vennero osservate per la prima volta le onde gravitazionali, definite la scoperta del secolo perché teorizzate da Einstein cento anni fa, e già iniziano a spingergi verso nuovi studi e nuove scoperte! Allo studio c’è anche la teoria che a muovere le placche terrestri, contribuiscano Sole e Luna con la loro forza di gravità.

Che Cosa sono i Gravimetri?

Il gravimetro moderno fu inventato da Lucien LaCoste e da Arnold Romberg nel 1936. I due in seguito lo perfezionarono, lavorando anche alla realizzazione di modelli di gravimetro utilizzabili a bordo di navi, modelli resistenti al calore (da impiegarsi per esempio in trivellazioni profonde) e modelli leggeri, portatili. L’impianto del loro progetto rimane in uso ancora oggi, con migliorie nell’acquisizione e nell’analisi dei dati.

I Gravimetri più accurati relativi sono superconduttori Gravimetri, che operano da sospensione di uno di elio liquido raffreddato diamagetic sfera niobio superconduttore in un campo estremamente stabile magnetico, la corrente necessaria per generare il campo magnetico che sospende la sfera di niobio è proporzionale alla forza gravitazionale della Terra campo. Il gravimetro superconduttore raggiunge sensibilità straordinaria di uno nanogal, un millesimo di un miliardesimo (10 -12), della gravità della superficie terrestre.

Fonti www.repubblica.it Wikipedia

 

Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.