I dati elaborati dal programma europeo Copernicus, parlano chiaro, il mese di Novembre 2020 ha fatto registrare un nuovo primato storico, di cui forse meglio non esserne fieri.
L’Europa ha vissuto con Novembre 2020 il suo autunno più caldo mai registrato, così come altre zone, come la regione artica e la Siberia sub-artica hanno continuato a essere significativamente più calde della media e il ghiaccio marino nella regione ha visto la sua seconda min estensione in questo mese di novembre.
A livello globale il mese di Novembre è risultato il più caldo della media, facendo registrare una anomalia positiva di +0,77°C, superando i precedenti record di temperatura del 2016 e del 2019.
Come si evince dall’elaborazione grafica, qui sopra allegata, le temperature erano più al di sopra della media su una vasta regione che copre molto del nord Europa, della Siberia e dell’Oceano Artico.
Temperature sostanzialmente più alte della media si sono verificate anche su parti degli Stati Uniti, Sud America, Africa meridionale, sull’altopiano tibetano, Antartide orientale e gran parte dell’Australia. Al contrario, invece i settori dell’Asia centrale e dell’Antartide occidentale, che hanno fatto registrare valori inferiori alla media.
I dati fino ad oggi di Copernicus, mostrano che l’anno 2020 sta risultato equiparabile al 2016, l’anno più caldo mai registrato, seguito dal 2019. Tale affermazione, si riferisce mettendo assieme diversi set di dati globali aggiornati fino ad ottobre.
Non ci resta che attendere la fine dell’anno per capire se abbiamo infranto anche questo triste primato.
Fonte dati e mappe Copernicus Climate Change Service/ECMWF.