E’ uscito oggi l’ultimo rapporto dell’Intergorvernmental Panel on Climate Change(IPCC) cioè Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite (WMO e UNEP),
Lo stravolgimento del clima è ormai senza precedenti da almeno migliaia di anni ed alcuni di questi sono già in moto come il continuo innalzamento del mare (anche irreversibile). L’uomo ne è autore e sta mettendo a rischio l’equilibrio del pianeta in cui vive.
Le emissioni di gas serra antropiche hanno portato la concentrazione di CO2 a essere la più alta almeno degli ultimi 2 milioni di anni. Questo ha portato la temperatura ad aumentare, negli ultimi 50 anni, a un ritmo mai visto almeno negli ultimi 2000 anni.
Tuttavia una riduzione importante e duratura arginerebbero la situazione. Mentre i benefici per la qualità dell’aria potrebbero arrivare rapidamente, per far stabilizzare le temperature almeno 20-30 anni.
![](https://www.retemeteoamatori.it/blog/wp-content/uploads/2021/08/234894322_5935017009874067_6901374719652973357_n-1024x372.jpg)
La Terra si sta scaldando più velocemente!
L’emissione di gas serra per le attività umane sono responsabili di 1.1°C di riscaldamento dal 1850-1990.
Entro i prossimi 20 anni la temperature globale raggiunerà o supererà 1.5°C di anomalia fissata con gli accordi di Parigi.
Questa valutazione si basa su un set di dati osservativi migliorati per valutarne il percorso storico nonchè i progressi della comprensione scientifica di questo tema. Tutto ciò per capire verso quale futuro siamo diretti e come prepararci.
In mappa con la riga nera le temperature misurate dal 1850 a oggi, in arancione i valori che ci saremmo aspettati tenendo conto del contributo umano e mentre in verde quelle senza l’uomo (es. Sole, eruzioni vulcanice ecc.)
![](https://www.retemeteoamatori.it/blog/wp-content/uploads/2021/08/221669057_5935171676525267_6416030013122528024_n.jpg)
Ogni parte del mondo ha già il suo cambiamento
Il riscaldamento globale sta già influenzando ogni parte della Terra in diversi modi. Con 1.5°C di anomalia ci saranno ondate di caldo crescenti, più lunghe mentre fasi fredde più brevi.
Con 2°C le fasi di calore potrebbero toccare ancora più spesso il livello di tolleranza critica per l’agricoltura e la saluta. Anche questo limite sembra di facile superamento.
Quello che si sta modificando non si ferma alle temperature, ma anche piogge estreme alla siccità, i venti , la neve , il ghiaccio, agli oceani , alle zone costiere, alle foreste ecc
Per esempio:
- Il cambiamento climatico sta intensificando il ciclo dell’acqua. Ciò comporta precipitazioni più intense e relative inondazioni, nonché siccità più intense in molte regioni.
- Il cambiamento climatico sta influenzando i modelli di pioggia. Ad alte latitudini, è probabile che le precipitazioni aumentino, mentre si prevede che diminuiscano su gran parte delle zone subtropicali. Si prevedono cambiamenti nelle precipitazioni monsoniche.
- Le aree costiere vedranno un continuo innalzamento del livello del mare per tutto il 21° secolo, contribuendo a inondazioni più frequenti e gravi nelle aree basse e all’erosione costiera. Eventi estremi del livello del mare che in precedenza si verificavano una volta ogni 100 anni potrebbero verificarsi ogni anno entro la fine di questo secolo.
- Un ulteriore riscaldamento amplificherà lo scongelamento del permafrost e la perdita della copertura nevosa stagionale, lo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte glaciali e la perdita del ghiaccio marino artico estivo.
- I cambiamenti nell’oceano, compreso il riscaldamento, le ondate di calore marine più frequenti, l’acidificazione degli oceani e la riduzione dei livelli di ossigeno sono stati chiaramente collegati all’influenza umana. Questi cambiamenti influenzano sia gli ecosistemi oceanici che le persone che fanno affidamento su di essi e continueranno almeno per il resto di questo secolo.
- Per le città, alcuni aspetti del cambiamento climatico possono essere amplificati, tra cui il caldo (dato che le aree urbane sono generalmente più calde dell’ambiente circostante), le inondazioni dovute a forti precipitazioni e l’innalzamento del livello del mare nelle città costiere.
Per la prima volta questo sesto rapporto include un focus con informazioni utili per valutare ed informare sul rischio, l’adattamento e altri processi decisionali.
Tutte queste informazioni possono essere esplorate nel nuovo Atlante interattivo.
Per concludere diciamo siamo ormai al giro di boa per agire in tempo e precenderci finalmente cura del pianeta che ci ospita, prima che il conto diventi sempre più salato o insostenibile. Servono azioni e non più parole…
Rimani Sempre Aggiornato sul Meteo e non solo!
Seguici sui nostri canali social: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e su Google News