I Temporali Multicellulari

Tempo di lettura:2 Minuti, 5 Secondi

Per quanto concerne l’organizzazione delle celle convettive, i temporali possono distinguersi in due categorie:

  • Cella singola: il temporale è formato da una sola cella convettiva, e il suo ciclo vitale dipende dalla durata della cella.
  • Multicella: è un sistema temporalesco formato da più celle convettive, che possono organizzarsi in cluster o in linee ed essere presenti nel sistema in differenti stadi evolutivi.

Le multicelle possono essere di diversi tipi, a seconda dell’organizzazione che assumono le celle convettive al loro interno.

Le tipologie principali sono tre:

  • Pulse storm
  • Squall line
  • Sistemi convettivi a mesoscala

Pulse Storm

Un Pulse storm è un sistema a cluster multicellulare, quasi sempre formato da celle ad asse verticale.

Si tratta di un sistema temporalesco “pulsante”, perché le celle al suo interno si avvicendano nel raggiungere la maturità, quindi si avranno celle ormai senescenti e in dissipazione, celle mature e celle giovani in rapida crescita, con un meccanismo di continua rigenerazione che perdura finché rimane energia a disposizione sotto forma di aria calda e umida. La gran parte dei temporali che si sviluppano in estate in Italia sono di questo tipo.

Squall Line

Le squall line, chiamate anche “quasi linear convective system” (QLCS), sono sistemi multicellulari lineari, formati cioè da più celle convettive disposte in una linea.

A differenza delle multicelle del tipo pulse storm, che sono semi-stazionarie, hanno una precisa direzione di spostamento, e possono muoversi anche molto velocemente generando forti venti al suolo.

Molti temporali di questo tipo presentano sul loro lato avanzante la caratteristica “shelf cloud”, o nube a mensola, una nube accessoria che assomiglia appunto a una mensola e che si forma grazie al rapido sollevamento dell’aria calda presente al suolo davanti al temporale ad opera dell’aria fredda che invece esce dal temporale.

Sistemi Convettivi a Mesoscala

I sistemi temporaleschi a mesoscala, o MCS (mesoscale convective system) hanno un’estensione territoriale più ampia delle multicelle classiche.

Sono infatti composti dall’unione di più cluster di multicelle e si formano in condizioni di instabilità diffusa ma con correnti, sia in quota che al suolo, piuttosto blande.

Una situazione piuttosto classica in Pianura Padana è la formazione nelle ore serali di questi grossi cluster temporaleschi tra Piemonte e Lombardia oppure sul Veneto, in lento spostamento verso Est, caratterizzati dall’abbondanza di precipitazioni e da un’intensa attività elettrica.

Proprio per la loro struttura, i sistemi a mesoscala possono avere una durata temporale anche molto ampia (spesso durano anche tutta la notte).

Scrivete le vostre domande / dubbi nei commenti.

Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.