Erano le 03:32:39 una serie di violente scosse di Terremoto colpiscono con epicentro, le zone della conca aquilana in Abruzzo.
La più forte di queste scosse, devasta la città dell’Aquila, dove molti edifici vennero rasi al suolo tra cui: monumenti, edifici di interesse storico, ospedali, la casa dello studente,..
Il Bilancio Finale
- 309 Vittime
- 1.600 feriti
- 70.000 sfollati
L’inizio della sequenza sismica de L’Aquilano
La scossa della notte del 6 aprile fu preceduta da una lunga serie di scosse, la sequenza si aprì con una scossa di lieve entità (magnitudo 1.8) il 14 dicembre 2008 e poi riprese con maggiore intensità il 16 gennaio 2009 con scosse inferiori a magnitudo 3.0 per poi protrarsi, con intensità e frequenza lentamente ma continuamente crescente, fino all’evento principale.
La magnitudo della scossa principale è stata valutata sia come magnitudo Richter (Ml) 5.8 che come magnitudo momento (Mw) 6.3.
Per Approfondire ti consigliamo di leggere: I Terremoti in Italia
Comuni | Provincia | Danni | Vittime[63] | |
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Avezzano | L’Aquila | Alcune case lesionate. | – | |
Barete | L’Aquila | Diverse costruzioni lesionate tra cui chiesa, asilo e ambulatorio.[64] | – | |
Barisciano e frazioni | L’Aquila | Barisciano: Numerose costruzioni lesionate. Crollo parziale della torre superstite del castello[64] | – | |
Picenze: Crolli e lesioni in edifici del centro storico. Danni alle chiese di San Martino, Madonna del Rosario, Santa Maria ab Extra, San Valentino, Santa Maria della Consolazione e La Congrega. | ||||
Bugnara | L’Aquila | Crollo di 500 m2 di solaio al palazzo ducale con conseguente ordine di sgombero di 4 abitazioni sottostanti. 15 fabbricati inagibili di cui 4 occupati. Chiesa della Madonna Della Neve inagibile per gravi lesioni. Crollo totale di fabbricati per fortuna non abitati. Oltre 100 abitazioni da verificare. | – | |
Calascio | L’Aquila | Crolli di alcuni vecchi edifici, muri a secco e comignoli.[65] | – | |
Cansano | L’Aquila | Cinque famiglie sfollate, diversi edifici inagibili, lesioni nella maggior parte delle altre abitazioni. Due edifici in prossimità del castello sono stati puntellati, poiché sul punto di crollare. Il centro storico, già degradato e pericolante, ha riportato ulteriori crolli. | – | |
Capestrano | L’Aquila | Danni alla basilica del paese, a tutta la piazza antistante e all’85% dei palazzi ivi presenti, danni a numerose abitazioni private e strutture pubbliche. Rottura del condotto dell’acqua. | – | |
Capitignano | L’Aquila | Danni alla chiesa e a un antico edificio privato. | – | |
Caporciano | L’Aquila | Danni alla chiesa parrocchiale ed a numerose abitazioni del paese e della sua frazione di Bominaco. | – | |
Carapelle Calvisio | L’Aquila | Crolli di circa la metà degli edifici, inagibili quasi tutti gli altri.[65] | – | |
Castel del Monte | L’Aquila | Danni al campanile del duomo. | – | |
Castel di Ieri | L’Aquila | Alcune abitazioni e chiese inagibili. | – | |
Castelvecchio Calvisio | L’Aquila | Crolli di edifici, muri e volte lesionati.[65] | – | |
Castelvecchio Subequo | L’Aquila | Inagibile il centro storico. Danni al convento di San Francesco.[66] | – | |
Celano | L’Aquila | Crollo dell’altare maggiore della chiesa di Sant’Angelo, lesioni al castello e a edifici del centro storico.[67] | – | |
Cerchio | L’Aquila | Gravissimi danni all’Edificio Comunale e alla Chiesa Madonna delle Grazie; entrambi gli edifici sono stati dichiarati inagibili. Gravi lesioni anche alla parte dell’edificio riservata alla Biblioteca Comunale e all’Archivio Comunale: tutti gli uffici comunali sono stati evacuati e trasferiti. Lesioni alla facciata della chiesa cimiteriale dedicata alla Madonna di Piediponte. Gravi lesioni alla sede della Società del Gas con disagi per i cittadini e necessità di essere trasferita. Gravi danni segnalati in numerose abitazioni civili con alcune famiglie sfollate. Alcuni edifici gravemente danneggiati dovranno verosimilmente essere demoliti.[67] | – | |
Collarmele | L’Aquila | Gravissimi danni alle chiesa di Santa Felicita e al santuario della Madonna delle Grazie; entrambe transennate e chiuse ai fedeli; un palazzo ha subito notevoli danni nella notte del 6 aprile ed è stato immediatamente dichiarato inagibile ed evacuato dalle famiglie residenti. Gravi lesioni anche in altre abitazioni. Danni all’edificio comunale. I sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile stanno evidenziando moltissime abitazioni che hanno riportato danni strutturali. Alcuni edifici gravemente danneggiati dovranno verosimilmente essere demoliti. Collarmele è stato immediatamente inserito dalla Protezione Civile nella lista dei 49 comuni terremotati.[67] | – | |
Corfinio | L’Aquila | Crolli e danni di alcuni edifici. Crollo della volta interna della chiesa della Madonna del Soccorso. Distacco della parte superiore della facciata della cattedrale di San Pelino. Danni e rischio di crollo del campanile della chiesa parrocchiale di San Martino[68] | – | |
Fagnano Alto | L’Aquila | Danni a edifici e crolli. Danni alla chiesa. I volontari della Protezione Civile di Valmontone hanno allestito una tendopoli che ospita circa 400 persone, parte delle quali provenienti dai paesi limitrofi. Nessun morto all’interno del comune ma 7 fagnanesi sono morti all’Aquila. Soltanto danni materiali. Molte case da abbattere nelle frazioni di Vallecupa e Ripa. | – | |
Fontecchio | L’Aquila | Danni e crolli coinvolgenti il 66% degli edifici. Danni alle chiese e a numerosi edifici storici. Nonostante i forti danni, l’intensità del sisma sul territorio comunale è stata inizialmente valutata fra il V e il VI grado della scala Mercalli-Cancani-Sieberg, portando il comune a essere escluso dall’elenco ufficiale, unico nella zona.[69] Solo in seguito il comune è stato incluso nell’elenco. | – | |
Fossa | L’Aquila | Danni a edifici e crolli. Danni alle chiese di Santa Maria Assunta (crollato il campanile) e di Santa Maria ad Cryptas.[70] Frane sul monte Circolo (che sovrasta il centro storico), auto danneggiate, centro storico evacuato, crollo del Ponte Vallone (collegamento con la strada provinciale 261 Subequana), isolamento delle maggiori vie di comunicazione stradali, molti feriti anche gravi. | 5 | |
Goriano Sicoli | L’Aquila | Crolli all’edificio scolastico e danni alla chiesa di Santa Gemma.[71] Pesanti danni al campanile di Santa Maria Nova. Inagibili l’intero centro storico e la stazione ferroviaria.[66] | – | |
L’Aquila e frazioni | L’Aquila | L’Aquila: seri danni, soprattutto nel centro storico. Diversi edifici monumentali e civili sono crollati, tra cui una parte del transetto della basilica di Santa Maria di Collemaggio, parte del transetto nel Duomo,[72] la cupola della Chiesa delle Anime Sante,[73] il campanile e l’abside della basilica di San Bernardino,[74] il cupolino della chiesa di Sant’Agostino, parte della facciata della chiesa di San Vito. Registrati inoltre il crollo di parte della facciata e del campanile della chiesa di San Pietro a Coppito[74] e ingenti danni alla chiesa di Santa Maria Paganica[74]. Inagibile il Museo nazionale d’Abruzzo.[75] Crollata la Casa dello Studente.[73] Crollo totale del Palazzo della Prefettura, sede tra l’altro dell’Archivio di Stato,[73] e dell’hotel “Duca degli Abruzzi”. Gravissimi danneggiamenti all’Università dell’Aquila e all’ospedale San Salvatore. Comunicazioni telefoniche e servizi Internet completamente fuori uso, il satellitare è l’unica copertura disponibile (220 vittime). | 272 | |
Arischia: (2 vittime) | ||||
Bazzano: crollo di parte della facciata della chiesa di Santa Giusta, con caduta del campanile.Numerose abitazioni danneggiate e inagibili.Svariati crolli.Crollo di parte della montagna. Crepacci nelle strade, ad esempio via Santi Sipontini[64] | ||||
Camarda: diversi danni. Crollo della torre medievale.[64] | ||||
Bagno e frazioni vicine: Numerosi crolli nei centri storici, crollo della chiesa di Bagno Grande (detta la Culla della Madonna del Buon Consiglio), danneggiata la parrocchiale Santa Maria di Bagno del 1961 nella quale è caduta la statua dell’Immacolata, crollata la facciata della chiesetta di Santa Giusta a Vallesindola. Lesionate: la parrocchiale santuario di S.Raniero Vescovo di Forcona a Civita, la chiesa dell’Assunta a Bagno Piccolo, San Benedetto, San Michele Arcangelo, Madonna di Fontevivoli, Madonna Regina degli Angeli, la torre medievale dell’antica Cattedrale di San Massimo patrono dell’aquila. Intatta dalla caduta di grandi massi è la chiesetta della Madonna delle Canali a 960 m s.l.m. (4 vittime) | ||||
Menzano: (1 vittima) | ||||
Monticchio: Danni a numerosi edifici crollati e numerose abitazioni lesionate (1 vittima) | ||||
Onna: paese distrutto, l’80% degli edifici è crollato, l’altro 20% inagibile, il ponte sull’Aterno-Pescara è crollato. (41 vittime su circa 350 abitanti)[76] | ||||
Paganica: crolli di edifici e di una parte del convento di Santa Chiara. (2 vittime)[77] | ||||
Poggio di Roio: Centro storico quasi totalmente distrutto, danni anche al Santuario (1 vittima) | ||||
Preturo: (1 vittima) | ||||
San Gregorio: Il nucleo centrale del paese è andato completamente distrutto compresa la chiesa di San Gregorio Magno e una casa famiglia, anche nelle zone periferiche si rilevano molteplici danni e crolli tra cui il crollo totale del mulino cinquecentesco sul fiume Aterno nel quale hanno perso la vita i due proprietari, in totale si contano nove vittime tra cui una bimba di 11 anni tornata per le vacanze pasquali (9 vittime) | ||||
Tempera: molteplici crolli (compreso quello totale della chiesa centrale e quello parziale degli antichi mulini) e distruzione quasi completa del nucleo centrale del paese. Seri danni anche nei quartieri più nuovi. Spostamento e abbassamento delle falde acquifere delle Sorgenti del fiume Vera. (8 vittime)[78] | ||||
Lucoli | L’Aquila | Crolli al Colle di Lucoli, paese chiuso a causa di diverse abitazioni crollate. Collimento, crolli nella piazza della posta, area chiusa. Casamaina, Casavecchia, Lucoli Alto, Francolisco, San Menna, segni evidenti di cedimenti strutturali. Diverse chiese d’interesse storico, tra cui l’Abbazia di San Giovanni (XII sec.) e la chiesa della Beata Cristina a Colle di Lucoli hanno riportato evidenti lacerazioni. Circa 400 persone in tre tendopoli: Ville di Lucoli/San Menna, Campo Felice (m 1560)/Casamaina, e San Giovanni. | – | |
Magliano de’ Marsi | L’Aquila | Lievi danneggiamenti a muri privati e pubblici. | – | |
Molina Aterno | L’Aquila | Danni alla scuola materna, alla scuola elementare e a diversi edifici del centro storico. | – | |
Montereale | L’Aquila | Danni al convento di San Leonardo con evacuazione delle suore di clausura da Ansa | – | |
Ocre | L’Aquila | Crolli di vari edifici e del Castello di Ocre.[79] | – | |
Ofena | L’Aquila | Molte abitazioni inagibili, soprattutto nel centro storico. | – | |
Pizzoli | L’Aquila | Diversi edifici lesionati. | 1 | |
Poggio Picenze | L’Aquila | Crollo di edifici nel centro storico.Danni riportati dalla chiesa di San Felice Martire, Municipio, edificio scolastico inagibili. 5 vittime | 5 | |
Prata d’Ansidonia | L’Aquila | Decine di abitazioni danneggiate. | – | |
Pratola Peligna | L’Aquila | Lesioni al santuario della Madonna della Libera. | – | |
Raiano | L’Aquila | Lesioni alle chiesa di Sant’Onofrio, Santa Maria Maggiore e a vari edifici del quartiere Sant’Antonio. | – | |
Rivisondoli | L’Aquila | Lesioni e piccolo crollo del campanile della chiesa principale situata a Piazza Garibaldi. | – | |
Rocca di Cambio | L’Aquila | Centinaia di abitazioni danneggiate. Diverse case di villeggiatura e alberghi, costruiti più di recente e rimasti integri, sono stati adibiti a ricovero per gli sfollati. La strada di collegamento tra le Rocche e la valle è stata sinistrata.[80] | – | |
Rocca di Mezzo | L’Aquila | Parziale crollo del campanile della chiesa di Rovere.[81] | – | |
San Demetrio ne’ Vestini | L’Aquila | Crolli e lesioni agli edifici. Crollo di una parte della facciata della chiesa della Madonna dei Raccomandati. Crollo del campanile nella frazione di San Giovanni. | 3 | |
San Pio delle Camere | L’Aquila | Danni alla frazione di Castelnuovo: crollo parziale delle pareti della chiesa tratturale.[82] | 5 | |
Sant’Eusanio Forconese | L’Aquila | Crolli e lesioni agli edifici, paese quasi completamente inagibile con gravi danni e numerosi crolli. Crollo di una parte della facciata, del rosone e di una parte del soffitto della chiesa di Sant’Eusanio. Vari danni nella chiesa della Madonna della Pietà.[64] | – | |
Santo Stefano di Sessanio | L’Aquila | Danni ingenti agli edifici storici, la torre medicea è crollata.[82] | – | |
Scanno | L’Aquila | Danni alle chiese di Sant’Antonio da Padova[83] e della Madonna delle Grazie e alla scalinata di accesso della biblioteca comunale | – | |
Scoppito | L’Aquila | Lesioni agli edifici e alcuni crolli, la maggior parte degli edifici è comunque subito agibile. Tra gli edifici inagibili vi è il Palazzo Municipale, le funzioni comunali sono parzialmente trasferite presso il Centro di Coordinamento Comunale (C.O.C.) istituito per fronteggiare l’emergenza, sito presso la sede della Scuola Materna di Madonna della Strada in via Roma: Tel: 0862/717040 – Fax: 0862/717541. Presso il Campo sfollati n. 1 di Scoppito è presente l’Ufficio Anagrafe provvisorio. Gli edifici verificati alla data del 02/05/2009 sono 525: agibili al 68,95%; per l’11,05% sono temporaneamente inagibili (ripristinabili con rapidi interventi di consolidamento); il 4,38% è parzialmente agibile; il 12,19 è totalmente inagibile; il 2,86% inagibile per “rischio esterno”; lo 0,57% degli edifici è da rivedere (dati al 02/05/2009 fonte Comune Scoppito) | – | |
Scurcola Marsicana | L’Aquila | Lievi danneggiamenti ai muri e al tetto della chiesa di S. Antonio da Padova e lesioni minime ad alcuni edifici privati del centro storico. | – | |
Secinaro | L’Aquila | Caduta di alcuni muri e danni alla chiesa di San Nicola.[66] | – | |
Sulmona | L’Aquila | 77 edifici inagibili fra sedi di uffici o enti, chiese e case, in maggioranza non abitate. Qualche decina di sfollati.[84] Lesioni vistose in alcuni palazzi di Piazza del Carmine, crollo del cornicione della Chiesa di Santa Caterina. Inagibili alcuni edifici scolastici, alcune abitazioni, la chiesa di San Filippo Neri. Lesioni di minor entità in diversi edifici del centro storico, tra cui il complesso architettonico della Santissima Annunziata. | 1* | |
Tione degli Abruzzi | L’Aquila | Case crollate, crepe e lesioni in altri edifici. | – | |
Tornimparte | L’Aquila | Oltre 120 edifici inagibili, tra cui varie chiese e il palazzo municipale. Prevista la costruzione di circa 50 casette di legno per ospitare le famiglie sfollate. Gravemente danneggiato il ponte San Giovanni, collegamento principale del comune con la Strada Statale 17[85]. | 2 | |
Villa Sant’Angelo | L’Aquila | Crollato il 90% degli edifici,[80] 95% della popolazione ferita, 17 vittime su 436 abitanti, servizi telefonici e cellulari fuori uso, connessione e sistema Internet completamente distrutto. Crollo della parte posteriore della chiesa di San Michele. Crollo di parte della muratura posteriore e del campaniletto della chiesa della Madonna della Prata. Danni e crollo parziale del campanile della chiesa parrocchiale[64] | 17 | |
Bisenti | Teramo | Lesioni ad alcune abitazioni; qualche crepa alla chiesa di Santa Maria degli Angeli e alla sede del municipio, precauzionalmente chiusi. | – | |
Campli | Teramo | Danni a tutti i monumenti case diventate macerie; persone che hanno dormito per strada per due mesi nelle macchine e, tutt’oggi, danni non riparati[65]. Pericolante il campanile della chiesa di Collicelli;[67] | – | |
Castelli | Teramo | Numerosi edifici lesionati. Centro storico parzialmente evacuato. Danni ingenti al patrimonio storico artistico. | – | |
Colledara | Teramo | Crepe all’interno del Municipio. La frazione medievale di Castiglione della valle quasi completamente distrutta. Numerose abitazioni lesionate. | – | |
Montorio al Vomano | Teramo | Lesioni a numerose abitazioni del centro storico. La frazione Faiano quasi completamente distrutta. Numerose abitazioni lesionate. | – | |
Nereto | Teramo | Dichiarata inagibile l’antica chiesa intitolata al patrono del paese San Martino di Tours, tra le più antiche dell’Abruzzo, che era stata restituita al culto nel 1998 dopo una prolungata fase di restauro. | – | |
Pietracamela | Teramo | Crolli di vecchi edifici, muri a secco e comignoli.Famiglie sfollate. | – | |
Penna Sant’Andrea | Teramo | Parte della Statale 81 chiusa nei pressi della chiesa di Santa Maria del Soccorso che viene chiusa a causa di alcune pericolose e visibili lesioni; | – | |
Teramo | Teramo | Inagibili il palazzo del Comune e della Provincia.Qualche edificio lesionato, crollo parziale del campanile della chiesa dello Spirito Santo; nel comune di Teramo 54 edifici sono stati dichiarati inagibili e 40 parzialmente inagibili, per quanto riguarda invece la provincia di Teramo 180 edifici sono stati dichiarati inagibili e 27 parzialmente inagibili e per 154 vengono suggeriti approfondimenti tecnici,[86] traslazione dell’asse del campanile di San Domenico; crollo del soffitto della chiesa di Poggio Cono[67] | – | |
Chieti | Chieti | Profonde e pericolose crepe nella cupola circolare dell’altare maggiore della cattedrale di San Giustino, nelle arcate, in un cornicione che nei giorni successivi continua ad abbassarsi, in alcune scale disconnesse e, nell’ingresso, profonda crepa che si allunga, attraversando l’organo, fino al rosone maggiore[87]; gravi danneggiamenti a Palazzo d’Achille (sede del Municipio)[88]; lesioni diffuse al palazzo del Tribunale in centro storico, di cui è stata disposta l’immediata chiusura; lesioni alla chiesa di San Francesco al Corso e sua chiusura; danni alla rete idrica; calcinacci emessi dalla cupola; lesioni in un condominio interamente evacuato.[89] Vari danneggiamenti sono stati inoltre registrati anche in scuole (tra cui la scuola elementare Nolli e la scuola media Vicentini che subito sono state chiuse) e in diverse zone del resto della Provincia. La cattedrale e le chiese danneggiate sono poco dopo tornate agibili, il Palazzo Comunale è in via di restauro. Variato il percorso della Processione del Cristo Morto. | – | |
Fara Filiorum Petri | Chieti | Danni alla chiesa del Santissimo Salvatore e ad alcune abitazioni nel centro storico. | – | |
Francavilla al Mare | Chieti | Chiusa per misura precauzionale la chiesa di San Franco. | – | |
Guardiagrele | Chieti | Alcune case lesionate, lesioni alla chiesa di San Nicola Greco e crollo parziale del tetto di palazzo Mucci. | – | |
Miglianico | Chieti | Alcune case lesionate, crollo parziale del campanile della chiesa di San Pantaleone. | – | |
Ripa Teatina | Chieti | Alcune case lesionate, lesioni alla chiesa di Santo Stefano e Convento Francescano. | – | |
Brittoli | Pescara | Alcune case lesionate e crolli; crollo del Palazzo baronale.[67] | – | |
Bussi sul Tirino | Pescara | Alcuni feriti, alcune case lesionate, centro storico evacuato con maggioranza degli edifici inagibili | – | |
Castiglione a Casauria | Pescara | Lesioni alla basilica di San Clemente.[90] | – | |
Civitella Casanova e frazioni | Pescara | Gravissimi danni alla chiesa madre, inagibile, soprattutto al campanile che è stato rimosso per precauzione. Danni al centro storico del paese completamente evacuato con seri danni nelle abitazioni, in particolar modo in quelle nella zona della piazza della chiesa madre, dove i residenti hanno visto l’aprirsi di muri e lo spostamento dei tetti durante i tragici minuti del sisma. | – | |
Farindola | Pescara | Alcune case lesionate, lesioni e crepe anche nella scuola. | – | |
Loreto Aprutino | Pescara | Crollato il campanile della chiesa di San Francesco,[91] chiusa per inagibilità anche la chiesa di San Pietro e il municipio,[92] lesioni a varie abitazioni. | – | |
Pescara | Pescara | Lievi danni alla rete idrica e alcuni condomini leggermente lesionati. | – | |
Pianella | Pescara | Danni a molti edifici, in particolare a quelli del centro storico. Consistenti danni alle chiese di San Domenico, della Madonna del Carmine. Inagibile la Parrocchia Sant’Antonio Abate.[93] | – | |
Penne | Pescara | Le chiese storiche lesionate,[94] 200 edifici controllati, la scuola Statale d’arte inagibile, 4 case sono state demolite per precauzione. | – | |
Popoli | Pescara | Vari crolli e lesioni in edifici del centro storico (come la chiesa di San Domenico, destinata alla demolizione o la sede del Comune, dichiarata inagibile), danni alla rete idrica, danni alla viabilità (chiusi i ponti verso Vittorito e verso le Svolte), danni rilevanti alle attività produttive (interrotta la produzione alla Gran Guizza per danni all’impianto di pescaggio e alla palazzina degli uffici). | – | |
Torre de’ Passeri | Pescara | Molte abitazioni danneggiate. Lesioni alla chiesa parrocchiale, totalmente inagibile. Gravi danni alle strutture di Palazzo Mazzara-Gizzi.[95] | – | |
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Roma | Roma | Lesioni alle Terme di Caracalla, a un condominio e a una scuola.[59] | 1* | |
Antrodoco | Rieti | Lesioni alla Sala conferenze di Sant’Agostino, alla scuola media e a una decina di abitazioni private.[96] | – | |
Borgorose | Rieti | Danni nelle strutture pubbliche, nell’ufficio dei servizi sociali, e nelle chiese di tutte le frazioni.[96] | – | |
Fiamignano | Rieti | Lesioni all’edificio comunale e a diverse abitazioni private. Una casa sfollata. | – | |
Pescorocchiano | Rieti | Danni nelle strutture pubbliche, in alcuni edifici dei centri storici e nelle chiese di tutte le frazioni. | – | |
Rieti | Rieti | Lesionati alcuni edifici e abitazioni. | – | |
Fiuggi | Frosinone | Lesioni ad alcuni edifici nel centro storico e nella zona termale. | – | |
Giuliano di Roma | Frosinone | Caduta di intonaci esterni e interni nella chiesa di Santa Maria maggiore, appena restaurata. Alcune crepe nelle abitazioni del borgo medievale. | – | |
Sora | Frosinone | Evacuato un palazzo nella città. | – | |
Isola del Liri | Frosinone | Leggere scosse su tutto il tessuto urbano senza danni. | – | |
Veroli | Frosinone | Accentuazione vistosa di crepe nell’abside della basilica di Santa Maria Salome, rimasta chiusa per alcuni giorni. | – | |
Villa Santo Stefano | Frosinone | Lesione alla chiesa di Santa Maria. | – | |
Trivigliano | Frosinone | Lesione alla chiesa di Santa Maria Assunta. | – | |
Orte | Viterbo | Lesioni all’ex ospedale nel centro storico causato da crolli di calcinacci e crepe.[97] | – | |
Marche | ||||
Ascoli Piceno | Ascoli Piceno | Lesionate e chiuse precauzionalmente la chiesa di Santa Maria della Carità e la chiesa di Sant’Angelo Magno nel centro storico.[98] | – | |
Castel di Lama | Ascoli Piceno | Lievemente lesionata e chiusa precauzionalmente la chiesa di Santa Maria in Mignano. | – | |
Offida | Ascoli Piceno | Lievemente lesionata la chiesa della collegiata: si sono staccati dalla cupola piccoli pezzi di intonaco. | – | |
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(*) deceduto per infarto dovuto alla scossa di terremoto, non per danno causato da quest’ultimo. |
Fonte notizie e dati INGV, Blog INGV, Wikipedia, Quotidiani locali, Ansa, Agi,