Nel corso delle ultime 48-72 h l’area parmense è stata interessata da numerosi terremoti con Magnitudo Richter compresa fra 2.0 e 3.0 e ipocentri compresi fra i 10 e i 20 km di profondità.
Come noi sappiamo, a differenza di quello che spesso viene erroneamente detto, la pianura padana è un’area decisamente sismica a causa della compressione indotta dall’Appennino (da Sud) e dal settore Sudalpino (da Nord), con ipocentri principali su Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.
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I fenomeni sismici parmensi sono stati compressivi, come confermato dall’analisi dei meccanismi focali; dunque riguardano la normale amministrazione del fronte appenninico più esterno, come si evince anche dalla prossima mappa che mostra uno storico degli eventi sismici nell’area esaminata.
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Come si evince dalla prossima mappa la Magnitudo Richter massima attesa è generalmente nell’ordine dei 4.0 – 5.0 gradi, anche se considerando la dimensione delle faglie non saranno totalmente da escludere eventi di portata superiore per una cadenza di circa 1 Terremoto Forte ogni 1000 anni.
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