Comincia a soffrire il bacino del Po

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Lungo il Po, ad oggi non si manifesta una diffusa scarsità idrica , grazie alle ultime piogge cadute e le precipitazioni nevose che hanno scongiurato per ora, una emergenza dettata dalla siccità che in altree aree dell’Italia sta mettendo in seria difficoltà il comparto agricolo(in particolare al Sud).

Il quadro detto sopra pero’ potrebbe essere a un tempo determinato visto che nei prossimi giorni su questo bacino non sono viste piogge di rilievo.

A conferma di questo l’Osservatorio Permanente dell’Autorità distrettuale del Fiume Po attraverso i dati avuti con la collaborazione di tutte le regioni nel distretto.

La situazione in numeri

La situazione lungo il Po si mantiene stazionaria con i valori di portata al di sotto delle medie di riferimento ed in lento e costante esaurimento, ma comunque superiori ai valori minimi storici.

Pontelagoscuro, sezione di chiusura del bacino, la portata attuale è di 920 m3/s, con una riduzione di circa 17-20% rispetto la media di periodo, confermando lo stato di “sofferenza” del bacino, dovuto alla carenza di piogge intense e allo scarso contributo della componente di parte emiliana.

Nonostante la rapida fusione in atto il manto nevoso, soprattutto oltre i 2000 metri, è ancora consistente, in particolar modo sul settore occidentale dell’arco alpino. Situazione diversa sull’Appennino Settentrionale, dove rimane solo un modesto manto nevoso oltre i 1800-2000 m.

I livelli dei laghi

La riserva dei grandi laghi regolati è lievemente al di sotto rispetto la media del periodo di riferimento, ma superiore agli anni critici. Alcuni scostamenti evidenti solo per i volumi invasati nel Lago di Como, Iseo che risultano inferiori sia rispetto alla media del periodo sia rispetto ai quantitativi alla stessa data del 2007.

Tuttavia i totali attuali delle riserve idriche dei bacini dell’Adda e dell’Oglio risultano superiori sia alla media del periodo sia in comparazione ai quantitativi data 2007.

Autore del Post

Redazione RMA

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