Febbraio 2024: ancora un mese da record

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Il clima della Terra continua a registrare estremi senza precedenti, e febbraio 2024 è stato un altro mese che ha lasciato il segno nei libri di storia climatica.

Secondo i dati più recenti pubblicati da Copernicus, il servizio di monitoraggio del clima dell’Unione europea, febbraio 2024 è stato il febbraio più caldo mai registrato a livello globale.

Con una temperatura media dell’aria superficiale di +13,54°C, questo mese ha superato la media di febbraio del periodo 1991-2020 di +0,81°C.

Per quanto riguarda la nostra penisola, i dati forniti dal centro ISAC-CNR, ci mostrano una anomalia importante per il mese di febbraio, con un +3,09°C, risultando come il mese più caldo mai registrato dal 1800.

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Ma febbraio non è stato solo eccezionalmente caldo, è stato anche caratterizzato da piogge abbondanti, almeno in Europa. Le precipitazioni sono state più copiose rispetto alla media stagionale, accompagnate anche da forti temporali. Il vento e le piogge intense hanno causato danni e disagi diffusi in diverse regioni europee, dall’inondazione di strade e campi all’interruzione dei trasporti e dei servizi pubblici.

Mentre il clima ha portato piogge abbondanti in Europa, nel Nord, l’estensione del ghiaccio marino artico ha registrato un declino inferiore rispetto agli anni precedenti. Sebbene sia ancora inferiore alla media, la diminuzione è stata del 2%, una cifra che offre una leggera speranza rispetto alle tendenze osservate negli ultimi anni.

Tuttavia, la situazione è diversa nell’emisfero sud. Il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione mensile minima annuale, che si è classificata come la terza più bassa nei dati satellitari. Questo segnale allarmante indica che, nonostante alcune variazioni, il ghiaccio marino antartico continua a subire una diminuzione significativa, con implicazioni importanti per il livello del mare e gli ecosistemi circostanti.

In conclusione, febbraio 2024 è stato un altro campanello d’allarme che richiede azioni immediate e decisive per affrontare il cambiamento climatico. Mentre i record di calore continuano a cadere, è fondamentale che la comunità globale si unisca per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli impatti devastanti del riscaldamento globale.

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Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.