Rio de Janeiro 62°C? No, non è la temperatura effettiva

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Non siamo ancora in estate che i media partono subito con le ormai note notizie sensazionalistiche. L’ultima quella che ha fatto scalpore è l’annuncio che a Rio de Janeiro sono stati registrati temperature percepite superiori ai 62°C.

E’ bene subito precisare che i 62°C si riferiscono all’indice di calore e non alla temperatura effettiva. Infatti la temperatura massima registrata dalle varie centraline meteorologiche, non ha superato la soglia dei 40°C.

Temperature alte, ma non da record. Il vero problema è stato semmai il Caldo Afoso, visto che l’umidità ha visto tassi molto elevati e questa combinazione può risultare dannosa per il nostro organismo.

Ma quindi cosa c’entra l’indice di calore?

I 62°C come detto si riferiscono all’Heat Index o Indice di Calore ed è un valore relativo che può variare da persona a persona.

Infatti ognuno di noi in base a vari fattori come: età, salute,.. può risultare più o meno sensibile al caldo e può percepire valori più o meno elevati.

L’Heat Index, è uno strumento che può essere utilizzato in linea di massima per valutare il disagio fisiologico durante le ondate di calore. Esso tiene conto della combinazione tra temperatura e umidità dell’aria, fornendo una stima indicativa della temperatura effettivamente percepita dal corpo umano.

Come detto le condizioni di caldo elevato unite ad alti tassi d’umidità possono avere conseguenze gravi sulla salute umana. Quando la temperatura supera una certa soglia, di solito intorno ai 30-33°C, il corpo umano fatica a disperdere il calore in eccesso. La traspirazione, meccanismo principale di raffreddamento del corpo, diventa meno efficace con l’aumentare dell’umidità dell’aria.

Questo può portare a disturbi come il colpo di calore, particolarmente pericoloso per bambini, anziani e persone con determinate patologie come diabete, malattie cardiache o polmonari. È fondamentale prestare attenzione durante le ondate di calore, mantenendo il corpo idratato, cercando luoghi freschi e evitando sforzi fisici eccessivi.

In conclusione, possiamo affermare che il caldo non va sottovalutato. È importante essere consapevoli dei rischi che comporta e adottare le precauzioni necessarie per proteggere la propria salute durante le giornate più afose.

Ma è bene sapere che questi indici sono utili per farsi un’idea sulle condizioni di disagio che il nostro corpo avverte e non si riferiscono alla reale della temperatura misurata, risultando inutili dal punto di vista meteorologico. Pertanto attenzione ai prossimi articoli sensazionalistici sul tema “temperatura percepita”.

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Fonte Immagine Copertina Depositphotos

Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.