Erano le 2:17 italiane quando una scossa di terremoto con magnitudo pari a 7.9 è stata registrata dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), nel sud della Turchia, nella provincia di Gaziatep ad una profondità di 25km.
Un sisma devastante che ha fatto molte vittime nella regione interessata e nel nord della Siria.
L’aggiornamento delle ore 12.30, ci mostra un bilancio pesantissimo, il peggiore dal disastro del 1939, come ricorda Erdogan.
I dati ancora provvisori, indicano: 1.358 morti tra Turchia e Siria. Numerose le scosse che hanno seguito la forte scossa della notte, ripetuta poi intorno alle 11:24 (ora italiana), con magnitudo di 7.5.
Il primo team di Protezione Civile è partito dall’Italia in aiuto della Turchia, colpita dal terremoto. L’advance team, composto da esperti del Dipartimento e dei Vigili del Fuoco, supporterà l’impiego delle squadre di ricerca e soccorso dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario del sistema maxiemergenze di Toscana e Lazio.
Scattato l’allarme Tsunami per le coste Italiane, qui di seguito il comunicato pubblicato dal Dipartimento di Protezione Civile:
Sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv, Il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17.
Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali.
Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.
Aggiornamento ore 07:15 del 6 Febbraio, Allerta REVOCATA
Fonte Comunicato Dipartimento Protezione Civile Nazionale
Fermata a scopo cautelativo la circolazione ferroviaria e poi ripresa intorno alle 6.30. Possibili disagi e cancellazioni nelle prossime ore con la ripresa del servizio.
Questo post è stato modificato il 6 Febbraio 2023 17:31
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